Straniero sulla Terra
Egli va dove è atteso…Straniero sulla Terra |
Un’affascinante ipotesi che arriva dagli albori della storia umana vuole che periodicamente la terra sia visitata da esseri speciali, inviati da altri mondi per aiutare l’uomo nel suo difficile cammino.
Le storie si trasformano in leggende e si perdono nella notte dei tempi. Si racconta di giganti che popolavano le terre prima degli uomini attuali e che a loro si deve l’insegnamento di grandi scoperte e di evoluzioni della nostra civiltà, delle monumentali opere e dei misteri che ancor oggi giacciono inconoscibili sulla Terra.
Ma oggi, nella nostra epoca, esistono ancora questi esseri eccezionali che aiutano la razza umana ad affrontare il suo ciclo evolutivo?
Il mondo è troppo distratto per accorgersi se tali esseri calpestano il nostro suolo e troppo «razionale» e disincantato per riconoscerli o crederci. Eppure, c’è chi racconta che fra noi essi vivono celatamente, irriconoscibili per i più, confusi fra le genti e silenziosamente lavorano per l’umanità. Oggi questi esseri non seguono più l’uomo nell’avvicendamento della vita pratica, non suggeriscono più grandi scoperte o sconvolgenti verità, ma gridano l’allarme, incitano al risveglio delle menti avide e sature di ottusità. Riportano l’uomo alla sua dimensione naturale, avvertono dei grandi cataclismi che esso è destinato a subire a conseguenza delle sue irresponsabilità e lavorano alla trasformazione umana dal suo intimo verso una più grande unità. Ma chi sono, come vivono, come si sentono in questo pianeta disastrato e retrogrado? Sono coscienti della loro missione o credono di essere uomini, magari un po’ diversi? È possibile incontrarli, riconoscerli? Sono felici fra noi, oppure sono emarginati, reietti? E se sono fra noi chi sono in realtà?
Fonte di meraviglia
Straniero sulla Terra è colui che non trova pace, né luogo dove soggiornare, colui che ha sempre gli occhi rivolti al cielo e che si sente prigioniero sul pianeta. Egli ha sempre una forte nostalgia che non sa definire, si commuove se guarda le stelle e non riesce ad identificarsi con niente e nessuno. Egli si sente legato agli elementi naturali, ama i sassi, la terra, il fuoco, l’acqua, l’aria limpida e cristallina, gli alberi maestosi e il vento, gli oceani e i deserti sconfinati, tutte le forme di vita, anche le più piccole, ma tutto ciò è per lui fonte di continuo stupore, di meraviglia, come potrebbe essere meravigliato e affascinato un turista che visiti luoghi ameni e nuovi. Egli ne è attratto perché sente che il suo corpo è fatto con gli stessi elementi e quindi con loro si riconosce, ma solo in quanto elementi essenziali alla vita su questo pianeta e non come una cosa che rappresenti se stesso, poiché il corpo umano viene sentito come un veicolo stretto e limitante.
Lo straniero è un solitario, spesso un introverso che vorrebbe scappare sulle montagne più alte o sprofondare negli abissi marini.
Ha sempre un certo fascino sugli altri ed è fortemente amato o odiato, non suscita mai indifferenza e se pur vive spesso con le persone, egli preferisce la solitudine. È un indipendente, sa bastarsi e può fare a meno di tutto e di tutti. Sa amare profondamente ogni cosa, un filo d’erba come un altro essere umano, ma può rinunciare a qualunque affetto e ritirarsi dentro di sé senza perdere l’amore per il tutto.
Lo straniero vive nella terra di nessuno, non ha patria, né razza, né catene, e non è neppure un cittadino del mondo, perché egli si sente perso ovunque vada. Per lui non esistono differenze negli uomini o nei paesi, perché ogni paese lo affascina e lo respinge, perché ogni uomo è simile pur essendo troppo diverso da lui. Egli appartiene alla razza umana solo perché ne riveste l’abito, ma non riesce ad identificarsi con nulla e nessuno. Trascorre la sua vita tentando di scappare dal mondo, cercando altri spazi sconfinati e un luogo non-luogo che non sa più ritrovare. Cercando in ogni dove continua a porsi l’interrogativo: «Qual è il mio posto?», e percorrendo ogni strada non lo troverà mai.
Lo straniero ha un carattere eclettico, si interessa di tutto, è affascinato dalla scienza e dalla tecnologia, ma non approfondisce mai nulla, impara ciò che gli serve esclusivamente per la momentanea necessità e poi passa ad altro, ha un’ottima manualità che preferisce usare solo a scopi pratici per la sopravvivenza quotidiana. Egli ha un’elevatissima adattabilità e una enorme capacità di trasformazione e riutilizzazione di materiali di ogni tipo.
Lo straniero è senza tempo, egli vive costantemente il presente e non sa programmarsi il futuro, dimentica velocemente il passato e trasforma tutto in dati da elaborare al fine di imparare velocemente ciò che gli serve.
Lo straniero non appartiene a nessuno e non desidera che nulla e nessuno gli appartenga. Egli è un vagabondo sulla terra; alcuni di loro senza pur mai rassegnarsi, cercano di trovare un adattamento, altri non ci riusciranno mai e rimangono vagabondi anche, di fatto, oppure sconfinano nell’alienazione, altri scoprono e accettano il compito per il quale sono venuti.
Lo straniero ha un intuito sviluppatissimo che lo guida, ha doti telepatiche, comunica con l’universo e riceve indicazioni; egli sa di non poter decidere della sua vita, ma non tutti lo scoprono a tempo e seguono la strada indicata o trovano le indicazioni. Per lo straniero possono trascorrere anche molti anni prima di comprendere il suo percorso, per questo, ogni tanto, altri stranieri indicano la strada.
Allo straniero è concesso di incontrarne altri, ma sta solo a lui riconoscerli e farsi riconoscere, non gli è concessa però la comprensione degli umani con i quali può vivere, ma non integrarsi.
Allo straniero non sono concesse certezze e sicurezze e se egli le crea, queste gli vengono distrutte, tolte, e deve ricominciare a vagabondare.
Egli va dove è atteso con una valigia in mano e vive di elemosine dell’universo. Da dove viene questo misterioso e affascinante essere che sconfina nella follia degli eroi e dei martiri?
L’universo è la sua casa e il suo viaggio non ha fine, poiché fino a quando esisteranno esseri deboli e sofferenti egli verrà inviato a soccorrerli. Egli è messaggero di una voce di pace e di risveglio e il suo unico bagaglio è l’amore.
Laura Casu
CIVILTÀ EXTRATERRESTREalla ricerca delle nostre origini |