Orologio dell’apocalisse

 

L’Orologio dell’Apocalisse, il Doomsday Clock, nel 2023 ha toccato il suo punto più basso e quindi più vicino alla fatidica “ora X”, ossia il punto di svolta oltre il quale l’umanità non riuscirà a evitare una catastrofe atomica. Per quanto si tratti di una scadenza del tutto simbolica, il fatto che l’orologio abbia raggiunto il suo punto più basso è il segno tangibile della sfiducia della stragrande maggioranza degli scienziati sulla possibilità di trovare, a livello politico, risposte condivise e coerenti ai gravi problemi che affliggono l’umanità e il Pianeta.

La valutazione sullo stato delle cose e la decisione di regolare di conseguenza l’indicatore chiamato Doomsday Clock è presa, ogni anno, dal Bulletin of the Atomic Scientists, un ente che oggi comprende anche 14 premi Nobel e che dal 1945 si batte per il disarmo nucleare. Inoltre, oltre alla questione dei conflitti in corso, negli ultimi anni il consorzio di scienziati ha voluto tenere conto di un altro cavaliere dell’apocalisse: il cambiamento climatico.

Al momento della sua creazione, durante la guerra fredda, l’orologio fu impostato alle ore 23:53, sette minuti prima della mezzanotte; da allora, le lancette sono state spostate 23 volte. La massima vicinanza alla mezzanotte è stata raggiunta nel 2023, con appena 90 secondi. Precedentemente la distanza minima era stata 100 secondi, raggiunta nel 2020; la massima lontananza è stata di 17 minuti, tra il 1991 e il 1995.

Il pericolo nucleare annunziato, spiega l’interesse degli extraterrestri per i siti nucleari (vedi articolo e video  UFO e militari”), e avvalorano la tesi biblica della “fine dei tempi” annunziata e descritta in modo chiaro sui Vangeli e spiegata in chiave ufologica sul nostro trattato.

Staff Iarga

 

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