Progetto Blue Book

Commissione organizzata dall’Aeronautica Militare Statunitense (USAF). Al centro Hector Quintanilla, l’ultimo capo ufficio del Progetto Blue Book.

Se solo uno delle migliaia di dischi volanti avvistati fosse vero, basterebbe a dimostrare che gli “extraterrestri” esistono

Sul sito http://www.theblackvault.com oggi si possono leggere e studiare tutti i 12.618 rapporti catalogati dall’Aeronautica Militare Statunitense (USAF), tra il 1947 e il 1969. Secondo il governo americano soltanto 701 avvistamenti UFO, il 5,5% del totale, non possono essere collegati ad attività umane o fenomeni naturali.

Non esiste una catalogazione a livello mondiale, ma possiamo ipotizzare che gli avvistamenti registrati siano alcune centinaia di migliaia. In Italia il CUN (Centro Ufologico Nazionale) ha catalogato dal 1900 al 2014, un totale di 12.422 casi, di cui il 20% risulta “inspiegabile” e di questi il 5% potrebbe essere ricondotto a una presenza aliena.

Da queste statistiche si può dedurre che il 95% degli avvistamenti UFO trovano una spiegazione che consente di scartare l’origine aliena. Solo il 5%, quindi, la potrebbero confermare. A livello mondiale, quindi, sono migliaia i casi che potrebbero sostenere la tesi di una presenza extraterrestre, ma basterebbe che UNO SOLO fosse vero, per poter affermare la presenza extraterrestre.

CIVILTÀ EXTRATERRESTRE

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